Avevo adocchiato una paio di lavori di Andrea Starinieri in un negozio d’arte a Pescara, a Dicembre, poco prima di conoscerlo di persona.
At first I didn’t understand them.
In un primo momento non li capii.
Poco dopo lo contattai e gli chiesi di portare qualcosa in galleria.
Lui venne, appoggiai i quadri a terra e aspettai. Ho aspettato giorni.
Se un dipinto viene da oltre la tela bisogna avere il tempo di aspettarlo, bisogna dargli il tempo di percorrere la distanza che va da parte a parte. I dipinti di Andrea Starinieri hanno millimetri chilometrici.
Il tratto breve e circoscritto delle sue pennellate ha scavato un fosso dal quale ci affacciamo guardando il fondo di un abisso, che è poi la sostanza di cui è fatto uno sguardo.
La sua anima introspettiva lo sa bene; i suoi ritratti lo dicono bene, quanto si può andare lontano guardando dentro più che guardando fuori. Dove risiede la luce siderale che illumina questi volti? Dove porta il buio a cui si accostano, snaturandosi, questi colori?
A chi appartengono, in verità, questi “occhi di ghiaccio così difficili da evitare”?
Grazie Andrea.
![](https://i0.wp.com/www.gartgallery.it/wp-content/uploads/2021/04/165263388_215666973683413_2867685855919879111_n.jpg?fit=997%2C1024&ssl=1)
![](https://i0.wp.com/www.gartgallery.it/wp-content/uploads/2021/04/165952247_215666913683419_1880921223532375459_n.jpg?fit=1024%2C783&ssl=1)
![](https://i0.wp.com/www.gartgallery.it/wp-content/uploads/2021/04/165751731_215667063683404_6324740751990330503_n.jpg?fit=1024%2C1024&ssl=1)
![](https://i0.wp.com/www.gartgallery.it/wp-content/uploads/2021/04/165797697_215666890350088_8035301493584986293_n.jpg?fit=1024%2C726&ssl=1)